Iron Studios riproduce l'astronauta dell'Apollo 11 in una nuova statua!

Sul terreno freddo e desolato della superficie lunare, come un cavaliere in armatura splendente, la figura del viaggiatore cosmico segna uno dei momenti più importanti della storia umana. Vestito con la sua sofisticata tuta spaziale bianca, che include un complesso sistema di indumenti, equipaggiamento e sistemi ambientali progettati per mantenerlo in vita e a suo agio nell'ambiente estremo e pericoloso dello spazio, si erge fiero dietro la visiera a specchio del suo casco. Solleva il braccio sinistro in un saluto, in segno di rispetto e saluto al mondo e alla sua nazione, mentre tiene la bandiera degli Stati Uniti d'America nella mano destra, pronto a piantarla nel terreno per segnare la sua presenza. Iron Studios presenta con orgoglio la statua "Astronauta Apollo 11 - Art Scale 1/10", che riproduce meticolosamente uno degli astronauti della missione americana che ha portato l'uomo sulla Luna. Un grande passo per Iron Studios, un balzo da gigante per il collezionismo!

Nel luglio 1969, durante il volo spaziale con equipaggio Apollo 11, gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin atterrarono con il modulo lunare Eagle, con Armstrong che divenne il primo essere umano a mettere piede sulla superficie lunare, seguito da Aldrin. Michael Collins pilotò da solo il modulo di comando e servizio Columbia in orbita lunare mentre i suoi compagni erano sulla superficie. Raccolsero materiale da riportare sulla Terra. La missione fu lanciata sul razzo Saturn V dal John F. Kennedy Space Center in Florida, essendo la quinta missione con equipaggio del programma Apollo della NASA. Trasmesso in diretta mondiale in TV, Armstrong mise piede sulla superficie lunare e pronunciò le famose parole: "Questo è un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità". L'Apollo 11 pose fine alla corsa allo spazio e raggiunse l'obiettivo nazionale fissato nel 1961 dal presidente John F. Kennedy di far atterrare un uomo sulla Luna e riportarlo sano e salvo sulla Terra prima della fine del decennio. I tre astronauti furono accolti con grandi festeggiamenti negli Stati Uniti e in tutto il mondo, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi.